In questo articolo un po’ diverso dal solito, vorrei parlarvi di un progetto che nasce nel 2018 chiamato Making of Love. Partorito inizialmente dall’idea di Lucio Basadonne e Anna Pollio, due coniugi, nonché registə e protagonistə del film Unlearning – Storie di famiglie che cambiano il mondo. L’idea era quella di creare un nuovo modo all’educazione sessuale. L’obiettivo era di scardinare quei pregiudizi e quel pudore che rendono l’educazione sessuale scolastica e genitoriale superficiale e praticamente inesistente per lə giovanә ragazzә; ragazzə che si autoeducano (spesso attraverso del porno irrealistico), inciampando in errori che avrebbero potuto evitare se solo avessero avuto una vera educazione al sesso.
A guidarci in questo difficile percorso nel capire di cosa ha bisogno la gioventù odierna, sono 8 giovani ragazzә dai 18 ai 23 anni. Annalisa Cereghino, Matilde Cerlini, Enrica Cortese, Piper Cusmano, Claudio Pauri, Matteo Mori, Lorenzo Rossi e Filippo Sabarino. Un campione rappresentativo della gioventù di oggi, tra incertezze e domande, tra cui quella più importante: “Cosa avrei voluto imparare durante le lezioni di educazione sessuale a scuola?”. Sicuramente più profonda del consiglio: “mi raccomando usate il preservativo”.
Quello che manca nell’educazione attuale è la capacità di superare quei tabù invadenti riguardo al sesso che tuttora sono parte integrante della società, nonché l’abilità nel saper andare oltre il gesto sessuale in sé: andare ad indagare su quello che si cela dietro a quel classico momento stereotipato di rapporto, una rappresentazione così infinitesimale rispetto all’universo della sessualità che racchiude una moltitudine di sfaccettature.
Ed ecco che entrano in gioco loro, lə protagonistә della terza rivoluzione sessuale. Dal progetto di Making of Love nasce quindi un film dal titolo Edoné – La sindrome di Eva, prodotto soprattutto per essere portato nelle scuole, ma anche uscito e tuttora in uscita in vari cinema. Trovate qui la programmazione del film e il form da compilare per richiedere la proiezione nella vostra scuola o nel cinema vicino casa. Trattasi di una pellicola che racconta una storia fittizia e verosimile, come molti film, ma che cela un’incredibile quantità di messaggi e di informazioni. Proprio quelle che avremmo voluto e dovuto imparare da adolescenti.
La trama ruota attorno a 5 personaggi principali: Rachele, Tommi, Alex, Diana, Samu ed infine Eva. Questә ultimә saranno protagonistә di una particolare avventura.
Ecco la sinossi presente sul sito del progetto: “Cinque adolescenti di oggi, una festa proibita, l’arrivo della polizia, la fuga in un bosco sospeso nel tempo, una strana casa che sembra uscita dagli anni ’70 della rivoluzione sessuale, un diario misterioso, un segreto di famiglia dimenticato da anni: una storia d’avventura, amicizia e scoperta, un viaggio senza tabù nel mondo dell’erotismo e del piacere.”
Lə ragazzә diventano qui rappresentazione metaforica di una realtà che cerca di includere più universi possibili della pluralità del mondo della sessualità odierna. Personaggi a tratti leggermente stereotipati, ma perfettamente funzionali per riuscire ad empatizzare con loro e comprenderne sentimenti, debolezze, fragilità e punti di forza.
Abbiamo Rachele (Enrica Cortese), che ha costruito un muro intorno a sé per proteggere la sua parte più vulnerabile che ha paura di mostrare perfino a se stessa. Tommi (Claudio Pauri), un ragazzo aperto alle novità, che cerca di viversi appieno in una società che invece lo rinchiude in una scatola unica ed univoca, senza possibilità di uscirne. Alex (Lorenzo Rossi) è il personaggio a primo impatto più semplice, il classico ragazzo che rappresenta l’italiano medio con la bocca piena di battutine sessiste pronte da sfoggiare per far ridere (probabilmente solo lui), che però avrà un’interessante evoluzione. Grazie soprattutto al rapporto che si instaurerà con gli altri personaggi, con cui dovrà condividere questa strana quanto magica notte. Diana (Annalisa Cereghino) e Samu (Filippo Sabarino) sono invece i personaggә per me più affascinantә. Due ragazzә che sembrano provenire da un luogo ultraterreno, eterei, quasi divinә come suggeriscono i loro nomi. Vivono liberamente la loro relazione e le loro individualità e diventeranno nel film una sorta di guida spirituale, o meglio, sessuale, per gli altri personaggә. Ed infine Eva (Piper Cusmano), la protagonista fantasma, voce narrante degli eventi. Eva è una ragazza timida e pacata che vive in una paura costante di affrontare il suo passato, ma soprattutto il suo futuro. Condannata ad osservare il mondo da una finestra fatta di tabù e pudore, come fosse una protezione da ciò che si cela in quella casa. Un luogo che rappresenta un mondo in cui tutto evolve e in cui lei ha paura di addentrarsi.
Tutte figure, quindi, a loro modo metaforiche e rappresentative di diverse tipologie di personalità ed individualità in un quadro variegato di esseri umani. Ognunə impegnatə nella ricerca della propria libertà sessuale, nonché del suo essere in un mondo che difficilmente lo permette.
La ricerca di se stessə
Vedremo cosa significa ricercare se stessә, comprendere le proprie sensazioni, il proprio corpo e scoprire il piacere, senza vergognarsene. Imparando a viversi liberamente e senza paura, rifuggendo dalla gabbia ideologica del proibito. Accanto a questa componente mi permetto di annoverare anche un educazione sentimentale, aspetto spesso dimenticato, e che è invece fondamentale per riuscire a vivere completamente la propria vita sessuale. Vita che è sì composta da, sesso, piacere, liquidi corporei, graffi e sex toys, ma anche da tante paure, insicurezze, imbarazzi, gioie, amori, risate; e tutto quel compendio di emozioni che proviamo mentre scopriamo noi stessә e il nostro modo di viverci insieme all’altrә.
I temi e il documentario
Il film riesce a trattare inoltre tante altre tematiche che forse definirei più “corporee”, che spaziano dal sexting, al BDSM, dall’uso dei sextoys a come funzionano le threesome, fino alle relazioni poliamorose. Diventa un compendio quasi enciclopedico di molte realtà che esistono nel mondo della sessualità e le rappresenta in maniera estremamente rispettosa, funzionale e, soprattutto, naturale.
Ad integrare questa pellicola, troviamo il documentario che racconta la storia di questo progetto e delle persone che lo hanno vissuto: Making of Love.
Un documentario suddiviso in 5 episodi, in cui ci vengono mostrate le tappe principali di questo viaggio e che ci permettono un’interessante introspezione dellə protagonistə. In primis dellә 8 ragazzә che gli hanno dato vita ed in particolare i 5 personaggi principali del film.
Ci verranno mostrati i casting, i momenti di scrittura del film tra brainstorming, birre e sigarette (spaccati di un quotidiano faticoso ma appagante). Inoltre vedremo i vari workshop a cui lə ragazzә hanno partecipato, in cui sarà possibile cogliere momenti di incredibile naturalezza e scoperta di sé. Questi workshop, sono stati punti di partenza per la comprensione di una grande varietà di temi di vitale importanza per la costruzione del film. Ma si sono rivelati essere anche occasioni preziose per confrontarsi anche con se stessə ed il proprio vissuto, in un ambiente sicuro e protetto.
I punti forti
Una scena che mi è rimasta particolarmente impressa, vede protagonista Annalisa (Diana nel film), che durante un workshop con Mischa, performer e attivista russo, si è aperta raccontando un avvenimento strettamente personale accadutole.
Raccontarlo le ha permesso di metabolizzare l’accaduto, a distanza di anni, e di comprendere appieno quei sentimenti e sensazioni che aveva provato al tempo. Questo momento permette allo spettatore la comprensione di alcuni concetti. Strettamente legati all’avvenimento in questione, al consenso e al diritto a dire NO, e a come questi ultimi siano praticamente inesistenti nella maggioranza degli ambiti dell’educazione. Ciò a causa di una società che impone, poco velatamente, alle donne, la compiacenza dell’uomo, trascurando i bisogni del proprio corpo e della propria persona. Un racconto ed un momento toccante ed incredibilmente umano che allo stesso tempo permette anche un’amara riflessione. Una scena che mi ha profondamente colpito e permesso di comprendere meglio la stupenda persona che è Annalisa e il suo personaggio, Diana.
Dopo questa scena mi sono reso conto di come questo documentario ci permetta di comprendere al meglio il vissuto emozionale dellə protagonistә del progetto, attraverso il racconto, in modo amicale, delle loro storie ed esperienze di vita. Mi sono reso conto di come i personaggi del film non siano altro che proiezioni degli attori e delle attrici che li interpretano. Proiezioni con pregi, difetti e storie (proprie o altrui) che si intersecano e prendono nuovamente vita con il racconto del vissuto dei personaggi del film. Diventa quindi difficile riuscire a comprendere totalmente i personaggi di Edoné senza aver guardato il documentario ed ascoltato le storie di questə ragazzә.
Trovo che questo sia uno dei punti forti del prodotto documentaristico, importante quindi per comprendere fino in fondo il film e le storie che ci racconta.
Altro punto forte è la sua capacità di farci scoprire un’incredibile varietà di informazioni riguardanti sessualità e piacere. Questo grazie agli scorci unici che ci vengono offerti dai workshop e dal mini dizionario alla fine di ogni puntata, con le definizioni di alcuni termini utilizzati nell’episodio. Insomma arriverete alla fine dei 5 episodi con tanto bagaglio in più da sfoggiare e con una consapevolezza maggiore del prodotto filmico, che vi permetterà di apprezzarlo ancora di più.
Ora vi chiederete dove sarà possibile guardare questo documentario ed eccomi qui a darvi la risposta. Mercoledì 25 agosto su Cielo (canale 26 del digitale terrestre e 156 di Sky) dalle ore 23:00 andrà in onda il film Edoné – La sindrome di Eva. Seguito dal documentario: Making of Love alle ore 23:50. Uno dietro l’altro per godervi completamente questa esperienza. Che siate giovani, persone mature o anziane, ricordatevi: il sesso e la sessualità non hanno età! Quindi vi consiglio vivamente di guardarli, non ve ne pentirete.
Making of love. Parliamo di sesso
E se volete finire in bellezza e completare il percorso di conoscenza del mondo della sessualità senza tabù, falsi miti e informazioni sbagliate, allora il libro Making of Love. Parliamo di sesso è quello che fa per voi. Un excursus tra la storia delle rivoluzioni sessuali fino ad un’infarinatura sulla golden age del porno. Il tutto intervallato da interviste ad esperti, come ostetriche ed urologi, pronti a rispondere alle domande che vi siete sempre fatti ma non avete mai avuto il coraggio di porre. Inoltre, a persone che hanno deciso di condividere un tassello della loro personale storia con i lettori (come il sottoscritto). Infine, sono riportati estratti di pensieri dellə 8 ragazzә protagonistә, messi per iscritto nel racconto di quest’esperienza, tra momenti di gioia e sconforto. Insomma un libro completo che parla veramente di quasi tutto e che completa il trittico; facendovi ottenere almeno una parte di quell’educazione sessuale che nessun’altrə si è presə la briga di insegnarvi.
Se siete interessati lo potete trovare su Amazon ad un ottimo prezzo: €15,10.
Per finire mi inserisco anche io, che nel mio piccolo ho avuto l’onore di poter partecipare a questo meraviglioso progetto. Mi troverete in un ruolo secondario all’interno del film in cui interpreto me stesso.
Making of Love ha dato inizio alla terza rivoluzione sessuale, ma il resto sta a noi: viviamo liberә, viviamo noi stessә senza farci condizionare da tabù fatiscenti, impariamo ad essere comprensivә con lə altrә e con noi stessә e portiamo avanti questa rivoluzione.